Chiedere aiuto non è un’operazione semplice. È un processo che, nel rispetto e nella complessità di ciascun caso, si costruisce in tempi anche molto lunghi, in cui la persona cerca risposte e soluzioni proprie e possibili alternative ai problemi che vive. Chiedere aiuto è già un primo punto di arrivo di un lavoro interno e gli affetti che si mobilitano sono tanti e diversi. La frustrazione, la rabbia, il senso di sconfitta e di disistima personale, la percezione di scarsa autoefficacia nella risoluzione dei propri problemi, la vergogna nel portare contenuti molto intimi ad un estraneo . Ci si rivolge , per questi motivi, allo specialista sempre con ambivalenza . Bisognosi e speranzosi di aiuto e comprensione da un lato ma anche preoccupati dall’altro, arrabbiati per sentirsi “costretti” a provare “l’ultima spiaggia”, molto diffidenti e spesso poco disposti a comunicare temi che emergeranno solo gradualmente nel corso del lavoro. Talvolta, contattato lo specialista, l’o...
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