Hai presente quel tipo di persone che pensano di sapere tutto e sono sempre pronte a salire in cattedra per spiegarti come funziona il mondo? Ecco, ti è mai capitato di scoprire, poi, che queste persone magari in realtà non fossero realmente così tanto preparate e competenti? Questo è un esempio molto concreto dell'effetto Dunning-Kruger, ovvero quando una persona molto poco preparata è convinta invece di esserlo, sopravvalutando in questo modo le sue capacità. Poi, esiste anche un altro esempio che sta agli antipodi di quello precedente ci sono persone che, ottengono grandissimi risultati a lavoro e nonostante questo tendono a sottovalutarsi. Quelli che, se gli domando come siano riusciti nella loro impresa, ti danno delle risposte come "mah, sì, in realtà non è niente di che..." oppure con esclamazioni come "cosa vuoi che sia! Nulla di grandioso!". Insomma, quelli un po' umili, un po' inconsapevoli delle loro capacità.
5 - HALO EFFECT (LA PRIMA IMPRESSIONE)
Ti è mai capitato di incontrare una persona per la prima volta e pensare "a pelle, non mi piace"? Quando incontri qualcuno, ti fai una prima impressione di lui o di lei... e viceversa. Anche tu, da questa prospettiva, sei sotto le luci del riflettore. Bastano pochissimi istanti e ci facciamo una prima impressione l'uno dell'altro. Ed è qui che subentra l'halo effect: questo bias ti fa estendere una certa impressione positiva che hai di qualcuno o qualcosa (un brand o un prodotto, ad esempio) anche ad altri suoi aspetti o altre sue caratteristiche e vale anche se è un'impressione negativa. Dobbiamo controllare tre variabili:
Sei portato a valutare un individuo di bell'aspetto come più competente, più intelligente, più divertente, più in salute e di maggiore successo. Addirittura, le statistiche affermano che le persone ritenute come più belle, vengono trattate in modo più favorevole anche dal sistema giudiziario. E uno dei criteri più significativi che in maniera innata utilizzi per valutare l'aspetto di un individuo è la sua simmetria. Attento alla tua postura, ai tuoi gesti e alle tue espressioni: sii simmetrico, perché l'aspetto conta. A qualcuno potrà anche non piacere, ma questo al cervello umano poco importa. Dall'aspetto fisico, passiamo alla competenza. Quando hai a che fare con un individuo che consideri essere un esperto di una determinata materia o di un certo argomento, il tuo cervello tenderà a estendere questa competenza anche ad altri ambiti e altri argomenti. È un po' come se il tuo cervello inconsciamente pensasse: "se è bravo in X, sicuramente lo sarà anche in Y". Questo non sempre corrisponde alla verità, ma devi comunque tenerne conto per comprendere l'importanza di essere percepito come autorevole dai tuoi interlocutori.
Eccoci, finalmente, a questo argomento tanto discusso (e già sdoganato). Ebbene sì, l'abito fa il monaco. Le ricerche affermano con certezza che l'abbigliamento incide enormemente sull'impressione che ti fai dei tuoi interlocutori, la scelta del tuo look incide in maniera sostanziale anche nel modo in cui tu stesso ti percepisci (ma questa è tutta un'altra storia: si chiama enclothed cognition).
6 - ANCHORING BIAS (BIAS DEL ANCORAGGIO)
Tendenza a valutare caratteristiche, prezzi, prodotti in modo distorto :le nostre valutazioni vengono influenzate, ad esempio, dalle cifre, dai numeri e più in generale dalle informazioni che processiamo.
7 - IKEA EFFECT (EFFETTO IKEA)
La tendenza delle persone a attribuire un valore sproporzionatamente elevato agli oggetti che si sono parzialmente assemblati, come i mobili di IKEA , indipendentemente dalla qualità del prodotto finale.
8 - PYGMALION EFFECT (EFFETTO PIGMALIONE)
L'effetto Pigmalione, viene anche chiamato "la profezia che si autorealizza" ed è la ragione per cui quando una maestra crede molto nelle potenzialità di un suo allievo, quest'ultimo tenderà a migliorare le sue performance scolastiche. Allo stesso modo, funziona anche in altre relazioni, sia personali, sia professionali. Così come una maestra con il suo allievo, questo effetto cognitivo può innescarsi anche nel rapporto datore di lavoro - dipendente.
9 - GAMBLEER'S FALLACY(FALLACIA DEL GIOCATORE)
La tendenza a pensare che le probabilità future siano alterate da eventi passati, quando in realtà sono invariate. L’errore deriva da un’errata concettualizzazione della legge di grandi numeri. Ad esempio, “Ho lanciato la testa con questa moneta cinque volte consecutive, quindi la possibilità che le code escano sul sesto lancio è molto maggiore delle teste”.
10 - SELF ENHANCING TRASMISSION (BIAS DEL PAVONE)
Tendiamo a condividere maggiormente gli avvenimenti positivi rispetto ai lati negativi - tendiamo a cadere in questo errore cognitivo specialmente quando utilizziamo i social network, che ci portano a esporre maggiormente gli aspetti più positivi della nostra vita.
11 - BANDWAGON BIAS(EFFETTO CARROZZONE)
Preferiamo le opzioni più popolari e più comuni rispetto a quelle meno gettonate.
12 - ZEIGARNIK EFFECT (BEFFETTO ZEIGARNIK)
Le attività incomplete o lasciate in sospeso vengono ricordate meglio rispetto a quelle portate a termine nella loro interezza, perché tendiamo a pensare ripetutamente alle attività che lasciamo in sospeso.
13 - FRAMING EFFECT (EFFETTO FRAMING)
Il modo e l'ordine in cui vengono presentati dei concetti o delle opzioni determina il modo in cui interpretiamo e valutiamo le informazioni che ci vengono date.
14 - PLACEBO O NOCEBO EFFECT (EFFETTO PLACEBO O NOCEBO)
Quando pensiamo e ci convinciamo del fatto che una cosa ci faccia bene, il nostro corpo tende a reagire di conseguenza, tendendo a fare in modo che, effettivamente, ci faccia bene. Lo stesso vale anche con effetto contrario, quando pensiamo che una cosa ci faccia male (in questo caso, il bias prende il nome di Nocebo Effect).
15 - STATUS QUO BIAS (PREGIUDIZIO DELLO STATUS QUO)
È la tendenza a prendere come base lo stato attuale delle cose e di fare eccessivo riferimento allo status quo anche quando si tratta di una scelta evidentemente irrazionale.
16 - HYPERBOLIC DISCOUNTING/ PRESENT BIAS (BIAS DEL PRESENTE)
Preferiamo avere una gratificazione immediata piuttosto che dover aspettare per avere una gratificazione più grande: questo effetto tende ad amplificarsi con la riduzione dei tempi di attesa.
Dopo questa ampia carrellata di effetti andiamo poi a cercare di capire come poter gestirli, se esistono delle tecniche o delle metodologie da applicare.
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