34a) valuta bene a chi chiedere aiuto, non mostrarti vulnerabile con chiunque






Solo accettando la nostra vulnerabilità e le nostre imperfezioni possiamo costruire relazioni vere con gli altri, stare bene con noi stessi ed essere più forti e autentici.

La famosa ricercatrice Brené Brown ha fatto un lavoro anche su se stessa, è stata in terapia, ed è rimasta sorpresa di come e quanto la capacità di accettare le imperfezioni, anziché vergognarsene, sia necessaria per connettersi in primis con se stessi e poi con gli altri.

Le varie interviste effettuate durante la ricerca, in cui si ponevano domande riguardo all'amore, alle relazioni e al senso di appartenenza in generale, furono divise in due gruppi per individuare due tipologie di persone:

  • quelle che provavano un senso di merito, di appartenenza e di amore;
  • e le altre che si chiedevano «se erano all'altezza», «se erano abbastanza».

La variabile più importante che differenziava le persone dei due gruppi era che i primi sapevano di meritare amore e connessione e potevano essere definite "persone di cuore"; i secondi invece no. Ciò che impedisce alle persone di connettersi è dunque la paura di non meritare la connessione.

Le persone capaci di creare connessioni

La ricercatrice è giunta a identificare 4 caratteristiche fondamentali che hanno in comune le persone capaci di creare connessioni.

  • 1. La compassione, essere gentili prima con se stessi e poi con il mondo, perché non possiamo essere compassionevoli con le altre persone se prima non riusciamo a trattare bene noi stessi.
  • 2. Il coraggio di essere imperfetti/e.
  • 3. L'autenticità, cioè la volontà di abbandonare il sé ideale per essere se stessi. E ciò è fondamentale per entrare in connessione con gli altri;
  • 4. La vulnerabilità: la caratteristica più importante. Le persone che possiedono il coraggio, la compassione e sono capaci di connessione hanno in comune tra loro la vulnerabilità. È questo il concetto chiave: accettano completamente la vulnerabilità e credono che quello che li rende vulnerabili li rende belle persone.

"La vulnerabilità è la culla della gioia, della creatività, del senso di appartenenza, dell'amore".

Accettare di sentirsi vulnerabili è l'unico modo per costruire relazioni reali. Coloro che sanno di meritare i rapporti con gli altri accettano la loro vulnerabilità, perché è proprio questa a renderle persone migliori.

Possiamo riconoscere la forza della vulnerabilità nella volontà di dire «ti amo» per primi, di investire in una relazione che potrebbe funzionare o no; nel desiderio di agire senza avere garanzie di successo; nella volontà di smettere di prevedere, controllare e quindi nel "buttarsi", nel rischiare.

È importante fallire: il fallimento fa parte della vita. Ed è fondamentale per crescere, per migliorarsi ancora e ancora. È proprio dai fallimenti che impariamo di più, non dalle vittorie. Ma è proprio quando non abbiamo più il timore di metterci a nudo e di far vedere le nostre fragilità che ci scopriamo davvero forti, capaci di vivere totalmente e profondamente, in ogni azione, in ogni momento, valorizzando la nostra preziosa autenticità.

Sentirsi vulnerabili significa sentirsi vivi: l'onore spetta all'uomo che realmente sta nell'arena.

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