2a) L’accettazione: Primo passo verso il cambiamento




Tutti noi vogliamo cambiare qualcosa nella nostra vita; vogliamo fare più attività fisica , cambiare lavoro, trovare il coraggio per fare un grande passo, uscire, smettere di fumare, terminare una relazione … beh, praticamente il desiderio di cambiamento è l’unica costante durante tutta la vita. Tuttavia, continuiamo a resistere e non sappiamo quasi mai da dove, il primo grande passo per cambiare è l’accettazione radicale.

Perché l’accettazione? Perché normalmente dietro ad ogni cambiamento; almeno nella maggior parte dei casi e per i più importanti, c’è sempre un problema o qualcosa che si vuole lasciare alle spalle. Tuttavia, finché non accettiamo questo problema non riusciremo ad avanzare. Se tentiamo di fare un grande cambiamento senza accettare prima il problema che lo ha generato, alla fine otterremo solo di sentirci frustrati e sentiremo il bisogno costante di guardare dietro di noi, come se avessimo dimenticato qualcosa.

Utilizziamo una metafora per capire meglio il valore dell’accettazione: immaginiamo di essere il capitano di una nave a vela e vogliamo salpare per andare a conoscere nuovi mari, siamo stanchi di stare nel porto e vogliamo cambiare aria. Quindi apriamo le vele al vento e ci disponiamo ad attraversare il mare, ma, per quanto ci sforziamo, la barca non si muove. Così ci sentiamo frustrati, sentiamo che qualcosa non va. Quello che non va è che siamo tuttavia ancorati al fondo del mare; si tratta della zavorra rappresentata da tutti i nostri problemi, i pregiudizi e le convinzioni che ci impediscono di avanzare.

Quindi il primo passo per cambiare è accettare il nostro passato e il problema stesso. Poiché il punto non è scappare ma affrontare il problema con un atteggiamento maturo. Vale la pena ricordare che accettare non significa rassegnarsi alla situazione, significa comprenderla in tutta la sua pienezza  con pro e contro e continuare avanzando. Naturalmente, per accettare una situazione dobbiamo prima analizzarla, immergerci nella stessa e valutarla con una attitudine critica, assumere la posizione di un osservatore esterno per apprezzarne tutti i profili. È difficile da farsi, soprattutto se siamo troppo coinvolti emotivamente. In questo caso, possiamo chiedere aiuto ad un amico o un parente stretto che conosca approfonditamente la nostra situazione. Il suo punto di vista sarà utile.

Tuttavia, capire una situazione non significa accettarla. Comprendere le cause del problema e le sue implicazioni, significa trovarsi su di un piano razionale. Poi si deve passare alla fase successiva: l’accettazione emotiva. Ciò significa che è necessario comprendere e accettare le emozioni, anche quando sono negative. Saprete di aver superato questo stadio quando pensando al problema non subirete una pesante ripercussione emotiva. Allo stesso tempo, l’accettazione emotiva vi aprirà nuove prospettive che vi permetteranno di valutare il problema in maniera più adeguata e logica. A questo punto sarete pronti per continuare il vostro cammino. Ora potrete chiedere aiuto, affrontare una decisione importante e lasciarvi alle spalle il problema.









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