COME FARE TUTTO QUELLO CHE DEVO FARE!
Vivere non è facile, capire come vivere lo è ancor meno, chiedersi tutti i giorni cosa fare nella vita è strano. Innanzitutto chiediamoci a cosa teniamo e perché ci teniamo di più, in cosa sono bravo e cosa potrei migliorare e cosa mi piace fare. Passiamo poi a vedere alcune strategie per portare a termine un compito.
Pensa come potrebbe andare peggio : “Se io volessi fare peggio, se volessi ad esempio perdere ancora più tempo, o rendere ancora meno motivante questo compito, se volessi procrastinare ancora di più, o fare in modo di mancare la scadenza… cosa dovrei fare?”
In questo caso, puoi usare il paradosso chiediti quali sono le cose che, intenzionalmente, non migliorerebbero la tua situazione? Le risposte devono essere semplici e nette.
Ad esempio: “Dovrei pensare ancora alla parte organizzativa e non iniziare mai la parte operativa, o dovrei continuare a riflettere sugli aspetti che non mi piacciono di questa parte, o dovrei dire anche oggi ‘Lo faccio domani’, senza iniziare mai! O continuare a non fissarmi degli obiettivi” ecc.
Datti un obiettivo, se non ti dai un obiettivo stai navigando a vista, sperando prima o poi di scoprire l’America. Ogni tanto qualcuno mi propone delle idee su cui lavorare assieme, molte volte lo incoraggio e mi congratulo con lui/lei per la bella idea, e gli chiedo però di trasformare l’idea in un progetto. Quando definisci un progetto, Datti un obiettivo! Senza un obiettivo, sarai come un marinaio senza mappa, solo spinto dal vento e dalle correnti. La domanda è: “Ma come scelgo i miei obiettivi?” Immagina dove vorresti essere tra cinque anni, immagina come starai, con chi starai e cosa starai facendo. Esplora diverse possibilità e vedi come ti fanno sentire, quali preferisci. Dopodiché, inizia a immaginarti tra quattro anni, un anno prima di essere arrivato a quella meta. E lì scendi un pochino di più nei dettagli. Via via, ridiscendi la tua linea del tempo fino a tre anni, due anni, un anno… Dove vorrai essere tra un anno? Qui l’immagine sarà più concreta, più precisa, più chiara, forse addirittura ci saranno elementi che potrai misurare, e poi, ancora, ridiscendi a sei mesi, e poi a un mese. Da qui, potrai cominciare a creare i tuoi obiettivi, avendo una visione a lungo termine, e delle prime cose da fare a breve termine per raggiungerla.
Stabilisci delle priorità, come scegliere la priorità? Decidi tu! Potresti avere tanti obiettivi, o tanti interessi, o potresti essere coinvolto in tanti progetti, o trovarti di fronte “l’occasione del momento”. Devi darti delle priorità, a quel punto parti dalla prima della lista e passa alla seconda solo una volta raggiunta la prima. Puoi farlo in base all’urgenza, all’importanza, all’impegno richiesto, al momento presente ecc. A volte è molto semplice e lineare darsi una priorità per volta, a volte è più difficile, perché per qualche ragione si devono portare avanti più obiettivi. Se anche fosse, dai comunque delle priorità: al primo obiettivo dedicherai più tempo e risorse, al secondo un po’ di meno, al terzo ancora meno e così via. Attenzione ricorda che tu sei come una pila con una carica che va da 0 a 100: se indirizzi il 100% della tua energia, del tuo tempo, delle tue risorse su un progetto, otterrai degli ottimi risultati; ma se a dieci progetti diversi dedichi solo il 10% di energia… beh, non ti potrai aspettare grandi risultati.
Fai! Spesso siamo troppo nel pensiero e poco nell’azione, piuttosto che aspettare di avere completato un progetto, lanciati con una parte e poi completalo! per poi accorgermi che dovrò modificare qualcosa di sostanziale voglio fare. Fare ti dà la carica per fare di più. Più fai, più risultati vedi; più risultati vedi, più hai voglia di fare.
Impara dagli errori, durante le battaglie navali i cannoni non facevano subito centro: bisognava aggiustare la mira. Se per puro caso si riusciva al primo colpo, era pura fortuna! E, anche in quel caso, bisognava costantemente aggiustare la mira successivamente, perché la nave nemica si spostasse.
Winston Churchill diceva: “Non ho perso una battaglia: ho solo imparato come non vincerla.”
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