L'ATTESA E LE ASPETTATIVE



L'ASPETTATIVA

Tutto il nostro tempo è attesa, dalla più piccola routine quotidiana a quella più fondamentale della nostra vita: attendiamo mezzi di trasporto, turni, risposte, occasioni, momenti propizi, stagioni, eventi, persone. Il nostro tempo in questa vita è fatto di attese e aspettative, due cose apparentemente simili eppure ben diverse.

L’attesa è il tempo che sottraiamo a noi stessi in favore degli altri o altri. L’attesa è il tempo che siamo costretti o disposti a spendere, o che scegliamo di investire, a volte anche senza esserne totalmente consapevoli: siamo sospesi con lo sguardo teso e concentrato verso l’evento che prima o poi accadrà, verso qualcuno che prima o poi giungerà.

Ecco allora la frustrazione: se attendiamo qualcosa o qualcuno, abbiamo già percorso tutta la strada, fatto già la nostra parte. Non c’è altro da fare, non c’è da agire, le cose succederanno perché abbiamo atteso fino a questo punto e per questa nostra pazienza saremo premiati. Considerare il contrario, pur sapendo che potrebbe succedere, si aprono degli interrogativi:  sarà il nostro momento, prenderemo quel treno,  alla fine lui verrà.

Non è così, Le cose non succedono solo perché noi speriamo, solo perché siamo stati pazientemente ad aspettare, le cose succedono indipendentemente da noi, perché il disegno probabilmente è un po’ più grande ma stare fermi ad aspettare è follia. L’attesa da sola non basta, bisogna andare incontro, bisogna avere delle aspettative, che sono molto di più di immobili speranze perché ogni aspettativa è fatta di sogniè la proiezione di noi stessi e dei nostri desideri verso il futuro, una condizione di energia e tensione verso qualcosa o qualcuno che prima o poi si rivelerà a noi, una condizione attiva, che ci tiene vivi e vigili. L’attesa può essere una scelta o uno stato di costrizione: il tempo che trascorriamo ad attendere qualcosa, un momento o qualcuno è il tempo della nostra vita. Siamo in un certo senso vittime dell’attesa, come sospesi, in stand by. Per quanto tempo possiamo permetterci di stare così? Mentre aspettiamo, il mondo continua a girare, il nostro tempo procede.

L’aspettativa invece implica uno stato attivo fatto di azioni precise e ben definite volte al raggiungimento dell’obiettivo. Anche in questo caso investiamo tempo ed energie ma siamo coinvolti in modo attivo nel processo affinché conduciamo noi stessi verso il luogo dove vogliamo arrivare, sia esso un punto geografico, un momento della nostra vita, il cuore di una persona o la persona che noi vogliamo essere. E oltre. L’energia che ci muove è la nostra ambizione, sono i nostri desideri, i nostri sogni: questo cocktail di ciò che siamo ci spinge in una direzione ben precisa richiede un grande lavoro per essere raggiunta e non consente di stare fermi immagine.

Talvolta riceviamo delle critiche, come “hai aspettative troppo alte”: lasciamoli dire, Stanno parlando di loro, non di voi, Sanno quanta fatica e con quanto impegno vi state battendo mentre loro non riescono a muovere nemmeno una dito, preferendo il loro stato immobile. Altra critica è “devi sapere aspettare, ogni cosa a suo tempo”: impariamo a girare i tacchi e andarcene il più lontano possibile. Questo momento in cui viviamo, questo istante che mentre lo citiamo sta già passando, si chiama “adesso”, dopo aver incassato esperienze e lezioni di vario tipo, questa è una tappa importante ed è nostra,  viene il momento di agire e di vivere questo adesso, di vivere luoghi, persone e sogni, i nostri senza più attese, adesso. 

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